Disinibizione

La disinibizione, nota anche come disinibizione comportamentale, è riconosciuta dal punto di vista medico come un orientamento verso la gratificazione immediata, che porta a comportamenti impulsivi guidati da pensieri, sentimenti e stimoli esterni attuali, senza riguardo per l'apprendimento passato o considerazione per le conseguenze future. In psicologia, è definita come una mancanza di moderazione che si manifesta in diversi modi, tra cui il disprezzo delle convenzioni sociali, l'impulsività e la scarsa valutazione del rischio.[1][2] È anche la libertà di agire secondo le proprie pulsioni o i propri comportamenti e sentimenti interiori, con meno riguardo per i vincoli imposti dalle norme culturali o dal proprio super-io, e l'esclusione di qualsiasi influenza inibitoria o limitante.[3] Questo comportamento influisce sugli aspetti motori, istintivi, emotivi, cognitivi e percettivi con segni e sintomi simili ai criteri diagnostici per la mania. L'ipersessualità, l'iperfagia e l'aggressività sono indicativi di pulsioni istintuali disinibite.[4]

Alcune sostanze psicoattive che hanno effetti sul sistema limbico del cervello possono indurre disinibizione.[5][6]

  1. ^ (IT) disinibizione, su Wikizionario. URL consultato l'8 giugno 2023.
  2. ^ (IT) disinibizione in Vocabolario, su Treccani. URL consultato l'8 giugno 2023.
  3. ^ (IT) Che significa Disinibizione, su Dizionari Simone Online. URL consultato l'8 giugno 2023.
  4. ^ Grafman, Jordan; François Boller; Rita Sloan Berndt; Ian H. Robertson; Giacomo Rizzolatti (2002). Manuale di neuropsicologia. Altre scienze della salute. p. 103. ISBN 978-0-444-50365-7.
  5. ^ (IT) Sostanze Psicoattive, su ASL4 Liguria, 29 ottobre 2018.
  6. ^ (IT) Informazioni sul consumo ricreativo di sostanze psicoattive, su Danno.ch.

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